Riforma dei reati ambientali: le novità approvate dal Senato

Il Senato ha approvato il decreto legge che introduce una revisione significativa dei reati ambientali, in attesa della conversione definitiva alla Camera entro il 7 ottobre 2025. Pur formalmente legato a interventi urgenti per la «terra dei fuochi», il testo rappresenta una modifica strutturale della normativa a tutela dell’ambiente.


Principali novità

  1. Abbandono rifiuti e sanzioni

    • L’abbandono di rifiuti vicino ai cassonetti è punito con sanzione amministrativa da 1.000 a 3.000 euro.

    • Se il fatto avviene con veicoli a motore, si applica anche il fermo del veicolo per un mese.

    • Sono introdotti tre livelli di offesa per chi abbandona rifiuti dai veicoli o sul marciapiede, con sanzioni che vanno da 1.500 a 18.000 euro.

  2. Arresto in flagranza differita

    • L’istituto viene esteso ai principali delitti ambientali: inquinamento, gestione non autorizzata di rifiuti, abbandono illecito di rifiuti e discariche abusive.

    • Si considera in flagranza anche chi viene ripreso da documentazione video o telematica inequivocabile.

  3. Passaggio da contravvenzione a delitto

    • Gestione non autorizzata di rifiuti e discariche abusive: 6 mesi – 3 anni, fino a 5 anni se riguarda rifiuti pericolosi.

    • Traffico illecito di rifiuti: 1 – 5 anni di reclusione.

  4. Sanzioni accessorie e misure giudiziarie

    • Blocco da 1 a 5 anni di licenze, concessioni e autorizzazioni per condanne definitive.

    • Esclusione della causa di non punibilità per tenuità per i reati più gravi, come abbandono di rifiuti pericolosi e combustione illecita.

    • Maggiorazione delle sanzioni pecuniarie a carico delle imprese, in particolare per traffico illecito di rifiuti, anche ad alta radioattività.

  5. Indagini e prove

    • Valore probatorio pieno per immagini e documenti telematici; potenziamento delle operazioni sotto copertura.


Questa riforma rappresenta un inasprimento significativo della disciplina penale ambientale, con l’obiettivo di rendere più efficaci i controlli e di responsabilizzare concretamente chi gestisce o abbandona rifiuti. Le novità sottolineano l’importanza di una gestione corretta e attenta dei rifiuti, sia per le imprese sia per i cittadini, e segnano un passo decisivo verso una maggiore tutela dell’ambiente e della sicurezza pubblica

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